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In un paese come l’Italia in cui il commercio etero è stato, anche in tempi di crisi, il fattore trainante dell’economia nazionale, lo spedizioniere assume il ruolo critico di organizzatore di flussi fisici delle merci e dei connessi flussi informativi e finanziari che collegano la domanda e l’offerta di beni a livello internazionale.
Lo spedizioniere svolge quindi il ruolo di “orchestratore”, occupandosi di pianificazione, gestione e coordinamento dei processi, organizzando i trasporti internazionali e coadiuvando l’impresa esportatrice in tutte le fasi, dalla scelta del vettore, alle pratiche doganali e fiscali, alla consegna a destino, se richiesta, avvalendosi della propria rete di filiali e/o corrispondenti.
In questo senso, lo spedizioniere svolge quindi un ruolo essenziale di supporto alle imprese manifatturiere, soprattutto le PMI, aiutandole ad essere presenti in modo più competitivo nei mercati internazionali.
Gli asset intengibili su cui si basa il servizio erogato dalle imprese di spedizione ai propri clienti sono, da un lato, l’insieme delle conoscenze e delle competenze, ovvero il know-how acquisito nel corso del tempo, dall’altro i network delle relazioni globali costruiti per rispondere alle diverse esigenze dei committenti.
Il ruolo complesso dello spedizioniere richiede quindi conoscenze specifiche come quelle:
- Geografico-politiche;
- Culturali;
- Normative;
- Doganali e fiscali;
- Tecnologiche;
- Metodologiche e operative:
- Rotte e instradamenti;
- Merceologiche